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Kapitel 14

Regel-Wegeventile

Das im Querschnitt dargestellte Ventil ist ein herkömmliches, in Grundstellung geschlos-

senes 3/2-Wegeventil mit pneumatischer Betätigung und Rückstellung in Ruhestellung

(links) und in Arbeitsstellung (rechts), samt der entsprechenden Schaltzeichen. Wie be-

reits erläutert, sind im Inneren des Ventilgehäuses Dichtungen und Distanzstücke befestigt,

in denen sich der Schieber aufgrund seines besonderen Profils bewegt. Die Dichtungen

sind im Inneren des Ventilkörpers fest angebracht, d. h. es handelt sich um passive Dich-

tungen. Solche Lösungen sind eher sperrig und die Durchflusswege nicht besonders ge-

radlinig. Zudem sind die Durchflussmengen gemessen an der Ventilgröße nicht optimal.

Ventile neuerer Bauart bieten ein besseres Verhältnis zwischen Größe und Durchflussmen-

ge. Heute ist es wichtiger denn je, Komponenten zu wählen, die möglichst klein und leicht,

aber auch möglichst leistungsstark und langlebig sind. Heute sind Ventile erhältlich, bei de-

nen die Dichtungen im Rand des Absperrschiebers integriert sind; sie kommen ohne Dis-

tanzstücke und fixe Dichtungen aus, wodurch die Durchflussquerschnitte effizienter genutzt

werden können. Dies bedeutet bei gleicher Größe eine deutlich höhere Durchflussmenge.

Diesemodernen Dichtungen bewegen sichmit demSchieber und können als aktive Dichtun-

gen bezeichnet werden.

Die nachstehende Abbildung zeigt den Querschnitt eines 5/2-Wegeventils mit pneumati-

scher Betätigung und Rückstellung per Luftfeder (differential, intern).

Da Anschluss 14 einen größeren Bereich steuert als Anschluss 12, dominiert 14 über 12.

Die Druckluftzufuhr in Richtung Anschluss 12 erfolgt über einen kleinen Kanal im Inne-

ren des Ventilgehäuses, der unmittelbar in den Hauptanschluss 1 mündet.

La valvola rappresentata in sezione è una tradizionale 3/2 N.C. ad azionamento

pneumatico e ritorno pneumatico nella posizione di riposo (sinistra)e di lavoro

(destra) con il relativo simbolo. E’ costruita, come già detto, inserendo nel corpo

guarnizion1 e distanziali, all’interno dei quali scorre la spola opportunamente

sagomata. Le guarnizioni sono fisse all’interno del corpo quindi si possono definire

passive. Una simile soluzione è piuttosto ingombrante ed i percorsi che l’aria è

costretta a seguire sono piuttosto tortuosi. Le portate non sono ottimali se paragonale

alla taglia della valvola. Le valvole di successive generazioni sono state progettate

per ottimizzare al massimo il rapporto dimensione / portata. Oggi diviene sempre più

importante ridurre dimensioni e pesi cercando di migliorare le prestazioni ed

allungare la vita delle apparecchiature. Nascono valvole che portano a bordo della

spola le guarnizioni di tenuta, spariscono i distanziali e le guarnizioni fisse con

notevole razionalizzazione delle luci di passaggio. Le portate aumentano

notevolmente a parità di dimensione.

Le guarnizioni si muovono con la spola e le possiamo definire attive.

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L’immagine successiva mostra la sezione della valvola 5/2 con azionamento

pneumatico e ritorno pneumatico differenziale interno che compie la funzione di una

vera e propria molla.

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La valvola rapprese tata n sezione è una tradizionale 3/2 N.C. ad azionamento

p eumatico e ritorno pneumatico nella posizione di riposo (sinistra)e di lavoro

(destra) con il relat vo simbolo. E’ costruita, com già detto, inserendo nel corpo

guarnizion1 e distanziali, all’interno dei quali scorre la spola opportunamente

sagomata. Le guarnizioni sono fisse all’interno del orpo quindi si possono definire

passive. Una simile soluzione è piutto to in ombrante ed i percorsi che l’aria è

costretta a seguire sono piuttosto tortuosi. Le portat non so o ottimali s paragonale

alla taglia della valvola. Le valvole di successive generazioni sono state progettate

per ottimizzare al massimo il rapporto di ensione / portata. Oggi diviene sempre più

importante ridurre dimensioni e pesi cercando di migliorare le prestazioni ed

allungare la vita delle apparecchiature. Nascono valvole che portano a bordo della

spola le guarnizioni di tenuta, spariscono i distanziali e le guarnizioni fisse con

notevole razionalizzazione delle luci di passaggio. Le portate aumentano

notevolmente a parità di dimensione.

Le guarnizioni si muovono con la sp la e le possiamo definire attive.

L’immagine successiva mostra la sezione della valvola 5/2 con azionamento

pneumatico e ritorno pneumatico differenziale interno che compie la funzione di una

vera e propria molla.

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La valvola rappresentata in sezione è una tradizionale 3/2 N.C. ad azionamento

pneumatico e ritorno pneumatico nella posizione di riposo (sinistra)e di lavoro

(d stra) con il relativo simbolo. E’ costruita, come già detto, inserendo nel corpo

gua nizion1 e dis anziali, all’i t no dei q ali scorre l spola opportunam nte

sagomata. Le guarnizioni sono fis e all’interno del corpo quindi si poss n definire

pass ve. Una simile soluzion è piutt sto ingombrant d i percorsi che l’aria è

costretta a seguire sono piuttosto tortuosi. Le portate non sono ottimali se paragonale

alla taglia della valv la. Le valvole di successive generazioni sono state progettate

per otti izzare al massimo il rapporto dimensione / portata. Oggi diviene sempre più

importante ridurre dimensioni e pesi cerca do di migliorare le prestazioni ed

allungare la vita delle apparecchiature. Nascono valvole che portano a bordo della

spola le guarnizioni di tenuta, spariscono i distanziali e l guarnizioni fisse con

notevole razionalizzazione delle luci di passaggio. Le portate aumentano

note olment a parità di dimensione.

Le guarnizioni si m ovono con la spola e le possiamo definire ttive.

L’immagine succ ssiva mostra la sezione della valvola 5/2 con azionamento

pneumat co e ritorno pneumatico differenzi le interno ch compie la f nzione di una

vera e propria molla.

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La valvola rappres ntata n sezion è una tradizionale 3/2 N.C. ad azionamento

pneumatico e ritorno pneumatico nella posizione di riposo (sinistra)e di lavoro

(destra) con il relativo simbolo. E’ costruita, come già detto, inserendo nel corpo

guarnizi n1 e dist nziali, all’interno dei quali scorre la spola opportunamente

sagomata. Le guarnizioni ono fisse all’i terno del c rpo quindi si possono definire

passive. Una simile soluzione è piuttosto ingombrante ed i percorsi che l’aria è

costretta a seguire sono piuttosto tortuosi. Le portate non sono ottimali se paragonale

alla taglia della valvo a. Le valvo e di successive generazioni sono state progettate

per ottimizzare al massimo il rap orto dimensi n / por ata Oggi diviene sempre più

importa te ridurre dimensioni e pesi cercando d migliorare le pres azioni ed

allungare la vita delle apparecchiature. Nascono valvole ch portano a bordo della

spola le guarnizioni di tenuta, spariscono i distanziali e le guarnizioni fisse con

notevole razionalizzazione delle luci di passaggio. Le portate aumentano

notevolmente a parità di dimensione.

Le guarnizioni si muovono con la spola e le possiamo definire attive.

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L’immagine successiva mostra la sezione della valvola 5/2 con azionamento

pneumatico e ritorno pneumatico differenziale interno che compie la funzione di una

vera e propria molla.

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L’area del comando pneumatico 14 è superiore a quella di 12 quindi 14 prevale su 12.

L’alimentazione di aria compressa verso 12 viene inviata con un piccolo canale

ricavato internamente al corpo direttamente dalla alimentazione principale 1.

Costruzione ad otturatore

12

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12

La valvola rappresentata in s zione è una tradizionale 3/2 .C. ad aziona ento

pneu atico e ritorno pn u atico nel a posizione di riposo (sinistra)e di lavoro

(destra) con il relativo simbolo. E’ costr ita, come già detto, inserendo n l corp

guarnizion1 e dista zi li, all’int rn dei q ali corre la spola opportunament

ago ata. Le guarnizioni sono f sse all’ nterno del corpo quindi possono definire

passive. Un simile soluzione è piuttosto ingo brante ed percorsi che l’aria è

costretta a seguire sono piuttosto tortuosi. Le portat non son otti ali se paragonale

alla taglia de la valvola. Le valvole di successive generazioni sono tate progettate

er otti izzare al massimo il r pporto dimensione / ortat . Oggi diviene sempre più

importante ri urr dimensioni e pesi cercando di mi lio re le p estazioni ed

allungare la vita delle apparecchiature. ascono valvole che portano a bordo della

sp a le guarnizioni di tenuta, spariscono i distanziali e le guarnizioni fisse con

notevole razionalizzazio e delle luci di passaggio. Le portate aumentano

notevol ente a par tà di dimensione.

Le guarnizioni si muovon con la s ola e le possiamo definire attive.

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L’immagine successiva mostra la sezione della valvola 5/2 con azionamento

pneumatico e ritorno pneumatico differenziale interno che co pie la funzione di una

vera e propria olla.

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